AGE-IT e la sfida all’invecchiamento

Il Programma di Ricerca AGE-IT, finanziato dal PNRR, al giro di boa: una tre giorni intensa a Venezia con esperti nazionali e internazionali per discutere delle sfide e opportunità dell’invecchiamento della popolazione e valutare lo stato di avanzamento del programma.

ll Programma di Ricerca AGE-IT (Ageing Well in an Ageing Society) , coordinato dall’Università di Firenze, dopo un anno e mezzo di attività, organizza dal 20 al 22 maggio a Venezia, con il supporto e l’ospitalità dell’Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Economia, un evento di restituzione dei risultati intermedi del Programma e incontra i principali portatori di interesse.

Nel 2050 gli ultraottantenni nell’Unione Europea saranno 48 milioni e 800 mila, 21 milioni e 500 mila in più di adesso (fonte Eurostat). In questo contesto l’Italia è un caso eccezionale: a causa di una fecondità estremamente bassa a uno dei più alti livelli di aspettativa di vita al mondo è stata la nazione pioniera nello sperimentare questo evidente cambiamento demografico. Caratteristiche che rendono il nostro Paese il caso di studio perfetto a livello internazionale.

AGE-IT è un programma finanziato attraverso le linee di investimento previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e realizza un’alleanza pubblico-privato per fronteggiare la sfida di una società che invecchia.

Il Programma conta su un finanziamento di oltre 114 milioni di euro e su una rete di partner composta da 27 tra Università, industrie, enti, organizzazioni e centri di ricerca, tra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con il coordinamento dell’Università di Firenze.

Cnr-Istituto di Linguistica Computazionale “Antonio Zampolli”, nello specifico, collabora al programma di ricerca AGE-IT nell’ambito dello Spoke 8 -Interventi multicomponente e tecnologie per ridurre il peso di malattie e disabilità legati all’età.

Dieci sono le grandi sfide del Programma articolate nei vari settori disciplinari da quello medico e biologico a quello demografico e socio-economico, con un’attenzione particolare a temi trasversali come il trasferimento tecnologico e il ruolo dell’apprendimento nell’invecchiamento attivo. L’enfasi è sulla interdisciplinarietà, sull’uso dell’evidenza empirica guidata da buoni dati, sull’approccio olistico, che metta i cittadini senior al centro del programma di ricerca.

Risultati intermedi

Alcuni risultati rappresentano già una risposta alla sfida: nei primi 18 mesi AGE-IT ha reclutato oltre 300 nuovi ricercatori, in prevalenza donne. Questi professionisti, insieme ai 350 ricercatori del team originario, hanno prodotto già oltre 300 lavori scientifici e organizzato eventi di divulgazione raggiungendo oltre 6.000 operatori. Nuove sperimentazioni cliniche sono state avviate e prototipi tecnologici sono in corso di realizzazione.

AGE-IT ha messo in campo una vasta rete di competenze in grado di elaborare possibili linee di intervento da tutti i punti di vista: sociale, economico, biomedico e tecnologico. Le ricerche prodotte serviranno a fornire indicazioni utili, a livello internazionale, alle società e popolazioni che vivono lo stesso trend demografico e analoghi problemi del nostro Paese.

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