VocaBO: il vocabolario digitale della lingua del Boccaccio

Boccaccio

La lingua di Giovanni Boccaccio diventa digitale con il progetto del “VocaBO”, che indaga in modo sistematico il lessico e la lingua del grande autore del Trecento, padre della letteratura italiana, insieme a Dante e a Petrarca.

Si tratta di un’impresa mai realizzata finora, che prende il via dal Decameron, la prima grande opera in prosa della lingua e della letteratura italiana, modello per secoli di tutta la narrativa europea e fondamento della nostra tradizione.

Il progetto, iniziato alla fine del 2022, è promosso dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio insieme all’Università per Stranieri di Siena, in collaborazione con Cnr-Istituto di Linguistica Computazionale “Antonio Zampolli” (CNR-ILC), capofila nelle Digital Humanities, e l’Accademia della Crusca

Per la prima volta la lingua dell’opera più famosa di Boccaccio sarà digitalizzata e valorizzata. Le parole del Decameron saranno studiate una ad una: oltre 6.500 lemmi, incluse le parole grammaticali.

Grazie a “VocaBO”, nel 2025, anno delle celebrazioni per il 650° anniversario della morte di Giovanni Boccaccio, le parole del Decameron saranno online, a beneficio di studenti, studiosi e appassionati. Poter condividere e mettere a disposizione di tutti questa conoscenza, attraverso strumenti innovativi e digitali, contribuisce alla crescita, allo sviluppo culturale e alla diffusione della lingua italiana nel mondo.  

Al centro di questa grande piattaforma di studi anche un confronto con la tradizione del Trecento, per misurare l’originalità dell’espressione di Boccaccio, che può tenere conto della parte autografa del poeta, qualificando il “VocaBO” come un vero e proprio vocabolario d’autore.

Il progetto del “VocaBO”, che ha avuto un riconoscimento anche in Senato, dove è stato presentato ieri, rappresenta quindi un importante passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano, perché consentirà di approfondire la conoscenza della lingua di Boccaccio e delle sue opere, rendendole accessibili a un pubblico più ampio.